Si racconta che i popoli del Caucaso potessero vivere fino a 110 anni senza ammalarsi… Il loro segreto?
Una bevanda ricchissima di batteri ‘buoni’ (probiotici), di vitamine e proteine: il kefir.
In questo articolo vi spiegheremo tutto sull’argomento, dandovi perfino la ricetta!
E se, nonostante questo, non raggiungerete i 100 anni, non potrete biasimarci…
Esistono due tipi di kefir; il kefir d’acqua ed il kefir di latte.
Si tratta di due bevande fermentate diverse: la prima è dissetante e leggermente frizzante, la seconda è più acida ed assomiglia allo yogurt da bere.
Per fare il kefir in casa c’è bisogno dei granuli di kefir, ossia ammassi di microrganismi che permettono la fermentazione dell’acqua zuccherata o di un latticino (a seconda del tipo di kefir che si vuole ottenere).
Li si trova sul fondo… del kefir. È lì che crescono e si moltiplicano! Il cerchio si chiude.
Il kefir è una bevanda viva, che contiene i semi della sua discendenza. È possibile, quindi, rifarlo all’infinito!
La tradizione vuole che i granuli di kefir vengano trasmessi da persona a persona.
Forse un amico o un vicino potrebbe darvene un po’… esistono perfino dei forum o dei gruppi Facebook per procurarselo!
Ma, in realtà, la maggior parte delle persone si accontenta di acquistare i propri granuli sul mercato (se ne trovano nella maggior parte dei negozi bio).
Il kefir d’acqua sarebbe stato scoperto nel 1899 da Adolfo Lutz, ma è il Dottor Il’ya Il’ič Mečnikov, microbiologo russo e premio Nobel per la medicina, ad avergli dedicato il maggior numero di ricerche, qualificandolo come probiotico.
Mečnikov scoprì che il kefir impedisce la putrefazione degli alimenti che passano attraverso l’intestino, quindi guarisce ed agisce per un buon invecchiamento, nutrendo in modo naturale la nostra flora intestinale.
In seguito a degli studi condotti in laboratorio, si è inoltre scoperto che il kefir rinforza anche il sistema immunitario.
Negli ospedali russi, lo si somministra ai malati convalescenti, e si raccomanda di berne 2 litri al giorno nei periodi prolungati di malattia.
Si dice anche che risolva molti problemi di pelle, in particolare l’eczema e l’acne.
Infine, il kefir contiene numerose vitamine e minerali.
Non vi è venuta voglia di darvi alla produzione di kefir?!
Per iniziare, munitevi di un recipiente abbastanza grande (tipo un barattolo di vetro) e di questi ingredienti:
Mettete nel barattolo di vetro i granuli di kefir ed aggiungete tutti gli ingredienti, terminando con l’acqua minerale.
Personalmente, io preferisco spremere il limone piuttosto di utilizzarlo intero con la buccia, che potrebbe conferire un un po’ di amaro al tutto.
Chiudete il vaso, ma non ermeticamente: bisogna assicurarsi che l’aria passi, altrimenti il kefir va in pressione e potrebbe esplodere (ho vissuto quest’esperienza e ho ridipinto la cucina).
Dopodiché, lasciatelo riposare a temperatura ambiente, proteggendolo dalla luce diretta del sole.
Dopo 24 ore, quando il fico galleggia, il kefir è pronto, ma potete aspettare fino a 48 ore.
Procedete filtrando il composto con un colino e trasferendolo in una bottiglia, per conservarlo al fresco per un massimo di 3 giorni.
A questo punto si può buttare via il limone e sciacquare i granuli di kefir rimasti sul fondo del barattolo.
Sarà possibile ricominciare da capo o conservare i granuli al fresco con acqua e zucchero.
Sono possibili tantissime varianti, e si può sostituire il fico con un qualsiasi altro frutto fresco o secco: lamponi, uva, menta, cetriolo…
Questa bevanda va gustata fresca ed è molto gradevole.
Si possono fare delle cure di 1 o 2 litri al giorno, berne a digiuno la mattina, o anche durante l’aperitivo!
Come tutti gli esseri viventi, il kefir può morire; l’acqua dev’essere assolutamente minerale, la frutta e le piante biologiche, e lo zucchero non raffinato.
È importante che non ci siano mai troppi granuli di kefir nel vostro preparato, altrimenti soffocheranno!
Il kefir ingloba anche i veleni, pertanto fate attenzione a non fumare o usare prodotti chimici nei pressi del vostro kefir.
Tra i segnali che possono farvi capire se il vostro kefir è andato a male ci sono l’eccessiva viscosità dei grani, un forte odore, o una diminuzione del volume dei granuli.
Un’altra bevanda ‘viva’: la kombucha (letteralmente “alga di té” in russo), originaria della Mongolia.
Questa volta niente granuli; questo fungo cresce nel té o negli infusi zuccherati e li trasforma in una bevanda frizzante, simile al kefir d’acqua.
Le virtù della kombucha sono molteplici; in particolare, è efficace come cura preventiva per malattie, allergie, e può anche essere utile per i problemi di sonno!
Allora, adotterete una bevanda viva?
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ho scoperto oggi il vostro sito, mi piace tantissimo,siete chiari e pratici nelle vostre spiegazioni, Sono rimasta molto soddisfatta, grazie.
Buongiorno, vorrei sapere se quando il kefir d’acqua diventa amaro c’è un problema o è normale.
Molto interessante, anche se anch’io faccio sia il kombucia è il kefir di latte , gli argomenti sono sempre utili da leggere perché c’è sempre qualcosa da imparare grazie