Un nuovo caso: L’ omicidio crudista.

Rieccomi di ritorno sulla scena chiamato ancora una volta dai ragazzi dell’ Alveare che dice Sì! Questa volta per risolvere un “cold case”, un particolare caso di omicidio avvenuto molti anni fa. Le ragioni sembrano essere assurde ma è tutto vero: l’ omicida dichiara di aver colpito volontariamente la vittima poichè questa non rispettava il suo “particolare” stile alimentare.

I ragazzi mi chiamano in soccorso per far chiarezza su queste diverse diete alimentari di cui parla l’ omicida e che tanto interessano e confondono chi segue il caso. Procediamo quindi con ordine.

Era il 14 Luglio, ore 13:00, quando il signor Stella si reca al bar vicino al suo ufficio per pranzare, come ogni giorno. Seduto al solito tavolo nota che ad avvicinarsi non è il solito cameriere bensì un nuovo arrivato, un ragazzo sulla ventina, capelli scuri e sguardo vivace. Stella ordina il solito: un’ insalata mista con semi di zucca, misticanza e pomodori senza uova e tonno (a differenza di quanto era segnato sul menù). Il cameriere sentendo l’ ordinazione si rifiuta di eliminare dall’ ordine il tonno e le uova, così il signor Stella adirato chiede di parlare con il responsabile in cucina.

Quest’ ultimo afferma a gran voce di non poter soddisfare la sua richiesta poiché il nuovo gestore non accetta cambiamenti sul menù. Il colpevole preso da un attacco di isteria colpisce con una padella la testa dello chef, con un colpo così violento da ucciderlo.

PERCHE’ STELLA NON HA VOLUTO INSERIRE PROPRIO QUEI DUE INGREDIENTI? ERA FORSE ALLERGICO? NON RIENTRAVANO TRA I SUOI GUSTI? PERCHE’ SPINGERLO PROPRIO AD UN GESTO DEL GENERE?

Queste sono tutte domande lecite, caro lettore. Eccomi infatti qui per darti tutte le risposte a questo caso.

Dalle indagini risulta che il Signor Stella fa parte di quella cerchia di persone che si nutrono si soli cibi crudi ed esclusivamente di origine vegetale (quindi era impensabile che potesse ordinare uova e tonno!) cioè crudista.
La famiglia Stella era composta da 5 persone: l’ omicida, la moglie ed i tre figli, ognuno dei quali seguiva uno stile alimentare diverso. La moglie era vegana, escludeva quindi tutti i cibi di origine animale, come latticini, miele e uova e a differenza dei crudisti, o raw vegan, i cibi possono essere sia crudi che cotti. Il figlio minore vegetariano mentre le due gemelle erano: una fruttariana e l’ altra macrobiotica.

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Passiamo ad esaminare i meno conosciuti, vale a dire i fruttariani e i macrobiotici. Quest’ ultimi  hanno uno stile di alimentazione a base di cereali e prevede l’assunzione di pesce mentre i fruttariani si nutrono di sola frutta cruda, escludono alimenti di origine animale, semi e verdura. Alcuni si cibano solo di frutti caduti che non comportano così nessuna recisione o danneggiamento della pianta che li produce; altri non mangiano i cereali perché non li considerano una cosa naturale. Infatti chi segue una dieta fruttariana è convinto che questa sia quella originale del genere umano e che per questo sia la più salutare e indicata.

Facendo una breve ricerca ho riscontrato che questi sono gli stili di alimentazione più diffusi in Italia.

Per rispondere alla vostra ultima domanda dobbiamo tornare a parecchi anni fa quando Stella frequentava ancora l’ università. In questo periodo le varie tipologie precedentemente elencate, in Italia erano ancora una realtà molto lontana, nessuno conosceva i vegetariani e per strada non si vedevano ristoranti raw vegan.

Il nostro assassino in questi anni aveva affrontato il problema di dover fronteggiare spesso le numerose prese in giro di compagni di corso non informarti su questo stile di alimentazione. Arrivato all’ età adulta Stella stanco di dover combattere questa ignoranza comune era arrivato ad una soglia di sopportazione labile e per questo motivo quando lo chef del solito bar si rifiuta di eliminare dalla sua insalata le componenti animali lui compie questo gesto avventato, sentendo nella sua testa le voci dei suoi ex compagni.

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Fortunatamente oggi queste diete sono note alla maggior parte delle persone, tanto che sono stati aperti ristoranti dedicati esclusivamente ai diversi tipi di alimentazione.

Forse se il signor Stella fosse cresciuto in questi anni  non avrebbe compiuto questo gesto avventato? Probabilmente si.

Spero di essere stato d’ aiuto agli amici dell’ Alveare che dice si!

Arrivederci al prossimo (bio)caso.

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Riguardo a

Elisa Chemi

Nata e cresciuta a Torino ma spera di diventare presto una milanese. Studentessa universitaria in Scienze della Comunicazione con la passione per il mondo dell' editoria fashion . Gestisco il lato mediatico dell' Alveare che dice si.

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