Alveare La Quercia a Roma: un Alveare in famiglia

Apre un Alveare a Roma! La Capitale sta per essere invasa da un esercito di piccole e grandi Api che vogliono rivoluzionare il modo di fare la spesa e portare sotto i riflettori i Produttori locali. Questa volta a condurre lo sciame è Maurizio che con la moglie Dorella e la figlia Chiara sarà il Gestore dell ’Alveare la Quercia!

Grande appassionato della filiera corta e della salute, Maurizio vuole portare il cibo buono sulle tavole ma anche educare ad un’alimentazione consapevole e dare visibilità alle cooperative sociali.

L’ambizione della famiglia di Maurizio, ve la racconta lui stesso…

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Stai per aprire un Alveare a Roma. Si tratta del primo nella capitale: come annunci ai concittadini il progetto? E come lo hai conosciuto?

«Io ho conosciuto l’Alveare navigando sul web perché da un anno e mezzo ho aperto un gruppo di acquisto solidale nell’azienda in cui lavoro. Volevo principalmente aiutare una cooperativa sociale che produce ortaggi e che supporta una Onlus con l’obiettivo di assicurare un posto a ragazze madri! Questo è il punto di partenza: mi sono interessato ai progetti sulla filiera corta , ho conosciuto l’Alveare che dice Sì! e pian piano si è concretizzato il sogno di aprire un mio Alveare. Ho apprezzato da subito il progetto per la trasparenza e soprattutto per i produttori, che sono presenti alle distribuzioni. Finalmente si possono veicolare un po’ di informazioni su quello che abbiamo in tavola… informazioni che mancano in questo momento

A proposito di produttori… che ci racconti dei produttori?

«Ce ne sono un paio che sono tipici del mio Alveare. Primo tra tutti il biscottificio Sulijma, di Alessandra e suo marito che, parlando col cuore dei loro prodotti, ti fanno innamorare dei loro biscotti. Un’altra particolarità è l’azienda agricola La Mielara, condotta dal fondatore che si occupa di api da quarant’anni. E’ fantastico:  lui sa come “rubare “ i prodotti ad una delle civiltà più avanzate dopo quella dell’uomo! Poi ci sono tutti gli altri meravigliosi produttori, soprattutto cooperative sociali.»

Sembra chiaro che punti sulla socialità nel tuo alveare…

«Ho volutamente escluso aziende troppo grandi per andare alla ricerca delle piccole realtà dove la passione e l’impegno della famiglia è ricompensato!»

Dove lo aprirai?

«In un circolo sportivo che si chiama La Quercia dove gioco a tennis, è immerso nel verde ed è perfetto per ospitare facilmente i membri dell’Alveare! E’ vicino al quartiere Fonte Laurentina, ad 1 km dal centro di Roma… ma sembra di essere in campagna»

Quale sarà la filosofia dell’ alveare la Quercia ?

«Mi piacerebbe che l’ Alveare fosse quello “di Maurizio” ma anche di mia moglie Dorella e di mia figlia, quindi che fosse associato alla famiglia. Questa è un’opportunità per condividere un progetto insieme. La missione del nostro Alveare sarà: ospitare le persone del quartiere, far conoscere i prodotti ma anche tutte le storie che ci sono dietro. L’Alveare la Quercia sarà il posto dove le persone possono fermarsi per riflettere e imparare, indipendentemente dalla questione acquisti. Non è un caso che il mio Alveare nascerà in un centro sportivo. Lo sport è una componente importante per la salute insieme all’alimentazione sana: ho chiesto anche una collaborazione di una nutrizionista.»

Romani: sentite questa ventata d’aria fresca? Viene dall’Alveare di Maurizio e della sua famiglia che porteranno la salute e lo sport nel mondo degli Alveari. Beh, cosa aspettate? Non vi resta che iscrivervi alla pagina dell’ Alveare la Quercia. e iniziare a curiosare tra i prodotti!

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Riguardo a

Teresa Cavallo

Nasce tra taralli, friselle e calici di Primitivo pugliese. Cresce con il risotto alla milanese e le birre bevute in Colonne. Scopre la meraviglia del Castelmagno accompagnato dal Barolo, nei tramonti delle Langhe. Pedala tra i vicoli di Ferrara per trovare i veri cappellacci alla zucca fatti in casa. Dopo gli studi in Lettere Moderne, porta in giro per l’Italia i suoi libri preferiti e la passione per la gastronomia per approdare a Torino, all’Alveare che dice Sì!

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