Se gli americani la decorano, noi qui all’Alveare (tanto per cambiare) preferiamo mangiarla.
E infatti oggi vi parliamo di una zucca non tanto adatta da decorare, ma magnifica da mangiare: è la Zucca Butternut, che in Italia viene chiamata anche Violina.
Uno dei migliori prodotti della stagione!
Come fa questa zucca ad avere un retrogusto di nocciola? Mistero…
Se non è stata tagliata, fatta a pezzi, martoriata, in poche parole, se la sua buccia non ha subito alcuna incisione, la Zucca Butternut si conserva abbastanza a lungo. Ma al minimo taglio, attenzione!
La Zucca Butternut oltre a essere buona ha molte proprietà salutari: fibre, vitamine antiossidanti…che cosa si può chiedere di più? Tranquilli, potete mangiarla anche se siete a dieta, ha solo 45 kcal per 100 grammi. Ed è ottima anche cruda, tagliata sottile per un gustoso carpaccio vegetale, condita con un filo d’olio e erbe aromatiche a piacimento. Certo, se l’affogate in fiumi di panna e di formaggio grattugiato, non ne rispondiamo più…
Le fonti concordano quasi all’unanimità nell’affermare che la zucca originaria era una cucurbita dell’America Centrale, portata poi in Europa nel corso del XVI secolo. Qui venne piantata e poi riesportata…in Giappone dalle sue cultivar è nata la Zucca Hokkaido! È quindi tornata qui da noi di nuovo cambiata nell’aspetto e nel sapore.
Un grande grazie ai conquistadores e ai samurai.
Invece la Zucca Butternut viene probabilmente dal Perù, dal Messico e dal sud degli Stati Uniti.
Il suo arrivo in Europa e in Italia è più tardivo e datato più o meno alla seconda metà del XIX secolo. Joseph Favre ci fa dono di una sua bella descrizione nel dizionario universale. Ma possiamo fidarci? Inoltre, l’ha denominata “Zucca Canada Crookneck” per via della sua forma un po’ particolare.
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