A lezione di regrowing: come far ricrescere le verdure dagli scarti (e non solo)

Avete mai sentito parlare di regrowing? Se il termine può sembrare oscuro, dietro si cela un concetto che invece è semplice – ma geniale: far ricrescere le verdure dagli scarti. Basta un piccolo davanzale per dar vita a questa ricreazione vegetale perpetua. Dio benedica la filosofia rifiuti-zero, che ci educa, ci nutre e ci fa anche divertire!


far ricrescere le verdure dagli scarti


I bianchi ciuffi di un porro, la base di un cipollotto, i gambi del basilico … non gettate più questi tesori, ma regalate loro l’elisir della ricrescita: con acqua e un po’ di terra, possono risorgere in poco tempo. Il regrowing – o ricrescita – è un metodo di coltivazione dei vegetali molto in voga negli Stati Uniti e che consente di far crescere nuove verdure dai loro resti: non funziona con tutti, ma cipolle, cipollotti, insalate e sedano, ad esempio, possono ricrescere all’infinito!

Come? Ci sono alcune semplici regole da seguire: c’è bisogno di sole e non deve fare troppo freddo. L’ideale è posizionare le piante sul davanzale della finestra, spiega Melissa Raupach, giovane imprenditrice tedesca che ha elencato nel libro L’orto in casa dagli scarti dei vegetali, insieme al suo partner Felix Lill, le venti verdure da coltivare con il metodo anti-spreco.

Fondamentale è cambiar loro l’acqua ogni giorno, soprattutto quando si ha a che fare con i porri e i cipollotti. Importante poi è non arrendersi di fronte al fallimento: a volte la qualità delle verdure può rovinare il risultato. Non è necessariamente colpa vostra! Non fatevi prendere dal panico, dunque: scegliete le verdure dei contadini e provate con più verdure contemporaneamente, cipollotti e porri sono i più consigliati.
Forse non sarete in grado di nutrire l’intera famiglia con gli scarti delle verdure, ma di certo scoprirete come funzionano le piante. Soprattutto per chi vive in spazi urbani o per i bambini sedersi vicino alla finestra per vedere crescere le verdure può essere un’esperienza illuminante.


Il cipollotto

Far ricrescere le verdure dagli scarti è semplice, se si parte dal cipollotto. È ideale da testare con i bambini, perché il tasso di successo è alto e cresce rapidamente! Dopo due giorni si possono già vedere i risultati, dice Melissa.

Come fare? Tagliare la parte finale del cipollotto a circa 3 cm dalle radici, metterlo in un contenitore pieno d’acqua, assicurandosi che solo le radici si impregnino. Il contenitore deve essere posizionato al sole, al chiuso, ad esempio sul davanzale di una finestra, per 5-7 giorni, e l’acqua va cambiata ogni giorno. Passato il giusto tempo, il cipollotto va messo in un vaso, le radici vanno coperte con del terriccio e innaffiate regolarmente. E quando la cipolla è cresciuta abbastanza, può essere consumata!


far ricrescere il cipollotto dagli scarti


Il porro

Come per il cipollotto, basta tagliare la base del porro a circa 3 cm dalle radici e posizionarlo in un contenitore pieno d’acqua. Le radici dovranno immergersi bene e l’acqua dovrà essere cambiata ogni giorno o ogni due giorni. Ricordate: la luce è essenziale per la crescita dei porri. Dopo 5-7 giorni, si può piantare in un vaso con il terriccio. Innaffiate regolarmente e, dopo alcune settimane, il porro ricrescerà e potrà essere mangiato di nuovo.


far ricrescere il porro dagli scarti


Il basilico

Prendete degli steli di basilico fresco, devono essere lunghi circa 5 cm. Rimuovete le foglie inferiori, mettete le talee in un contenitore pieno d’acqua e posizionatelo sul davanzale di una finestra. Le talee avranno bisogno di molta luce! Cambiate l’acqua regolarmente. Due o tre settimane dopo, quando le radici sono cresciute, potete travasare le piante di basilico. Innaffiatele regolarmente e quando le foglie si sono sviluppate potrete raccoglierle una ad una, ma ricordate di lasciare sempre qualche foglia alla base degli steli.


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Riguardo a

Simona Cannataro

Calabrese trapiantata a Torino, studia e lavora nella comunicazione fino a quando la passione per il cibo buono non la porta dritta all’Alveare che dice Sì! Quando non si occupa di postare sui social e scrivere sul blog, viaggia in Vespa alla ricerca di nuovi posti dove andare a mangiare.

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