I nostri Gestori vengono dai mondi più diversi: impiegati, mamme, liberi professionisti, pensionati… e studiosi! Oggi Pietro, che è agronomo e a Torino gestisce l’Alveare di Borgo Po, ci parla di un prodotto che conosce per davvero, il riso. Che differenza c’è tra il riso biologico e convenzionale?
A lui la parola!
Il riso biologico è un riso coltivato utilizzando buoni metodi agronomici come l’alternanza, la rotazione colturale e l’utilizzo di fertilizzanti organici. Il riso viene seminato ad aprile e raccolto a metà settembre.
Nella seconda decade di settembre chi coltiva riso biologico semina una coltura intercalare erbacea invernale (graminacea, leguminosa o brassicacea) e in primavera, prima di seminare il riso abbatte questa coltura. L’obiettivo è quello di ottenere due risultati importanti: fertilizzare il terreno e creare una coltre tappezzante che ostacoli la crescita delle erbe infestanti che riducono la produttività del riso.
Nella coltivazione tradizionale invece si utilizzano fertilizzanti e diserbanti chimici, per sostenere la crescita delle piante di riso e per stroncare le infestanti.
Il riso biologico che non è interessato dai trattamenti contro le malerbe ha una produttività minore di quello convenzionale: 40 quintali a ettaro, contro i 60 del riso convenzionale.
Le varietà utilizzate per coltivare il riso biologico e quello convenzionale sono le stesse, la differenza è dettata dalla tecnica agronomica adottata dal risicultore. Nel Vercellese le principali sono Carnaroli, Rosa Marchetti e Arborio.
Purtroppo in passato si sono verificate delle frodi: agricoltori dichiaravano il falso dicendo di fare riso bio, e questo ha alimentato giustamente scetticismo tra i potenziali clienti. Per ovviare a queste problematiche la regione Piemonte sta intervenendo aumentando i controlli.
Il consumatore che acquista il riso biologico deve essere consapevole degli sforzi degli agricoltori che passano molte ore in campo e producono di meno, il tutto per conservare la biodiversità della risaia. Nelle risaie biologiche è tutto un gracidare di rane e uno svolazzare di libellule, e anche le specie botaniche sono numerosissime.
In definitiva si può affermare che il riso bio si può fare ed è giusto acquistarlo per sostenere questa importante filiera. Cercare di fare agricoltura sostenibile è importante per l’ambiente e lo sarà sempre di più, perciò quando facciamo la spesa spendere un po’ di più per il riso biologico può essere una saggia decisione.
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