Per andare a trovare Antonio, Alberto ed Andrea Negri, appassionati titolari di Bordona Farm, bisogna percorrere la lunghissima via Ripamonti la strada Vigentina, così chiamata perchè collegava con Milano l’antico insediamento agricolo di Vigentino, o Viginto, dal latino viginti, 20, perchè distava 20 miglia da Pavia. Oggi quartiere periferico di Milano, da inizio alla provinciale per la Val Tidone che si snoda lungo le province di Milano, Pavia e Lodi per continuare il suo percorso, dopo aver attraversato il Po, e terminare a Bobbio, in Emilia.
Nel comune lodigiano di Valera Fratta, 26 km da Milano troviamo la Cascina Bordona, dove ha sede Bordona Farm, azienda agricola biologica a conduzione familiare che produce riso ed alleva bovini da carne.
Antonio, papà di Alberto ed Andrea, ci accoglie con un bel sorriso e ci fa da guida.
Ho visitato altre cascine agricole ma questa mi colpisce subito. A parte l’architettura a quadrilatero classica delle cascine lombarde, sembra di trovarsi in un resort turistico più che in una azienda. L’ambiente, i fabbricati, I larghi spazi sono tutti molto belli, puliti, curati.
Grazie agli ampi terreni circostanti, l’attività agricola di Bordona Farm si rivolge prevalentemente al riso, della varietà Carnaroli, offerto anche semi integrale, mentre le altre coltivazioni, mais, frumento, soia, sono destinate sopratutto ad uso aziendale.
L’allevamento conta circa 300 capi da carne, tutti di razza Limousine, alimentati per il 95% da prodotti che arrivano dalle coltivazioni aziendali e a base di foraggi anche freschi (erba per circa 3 mesi l’anno). La cura degli animali è prevalentemente omeopatica. Gli animali, curati uno per uno fin dalla nascita, sono liberi di pascolare negli ampi terreni erbosi a collinetta, ben separati dai confini stradali con strisce tampone a prato o con filari di platani.
Ci spostiamo verso i pascoli e vedere le diverse mandrie uscire dalla stalla e brucare tranquille è, per un incallito cittadino, uno spettacolo. All’improvviso, quasi ci fosse una tacita intesa, parte una galoppata di gruppo che mi riporta la mente alle mandrie impazzite ed ai cow-boys dei films della mia infanzia.
Visitando le stalle si apprezzano ampiezza, pulizia e comfort, ma se vi capita di venire da queste parti, vi consiglio di avvicinarvi alle vacche con molta attenzione perché i tori sono piuttosto “gelosi” delle loro femmine. Sì, perché alla Cascina Bordona la riproduzione avviene esclusivamente in modo naturale, lasciando che la natura faccia il suo corso.
Le femmine gravide vengono seguite con attenzione fino al parto e la nascita di un vitello è vissuta, dai “Negri-boys” come un avvenimento, come se un nuovo membro si aggiungesse alla famiglia.
L’ultima tappa della nostra visita è allo spaccio aziendale. Il backoffice, come si direbbe oggi, prevede celle frigorifere, macchine ed utensili per la conservazione della carne ed il suo confezionamento. Alberto ed Andrea, infatti provvedono a tutto ed ogni singola confezione destinata ai clienti ed ai soci dell’Alveare è preparata direttamente qui.
Nello spazio vendita, si possono trovare tutti i prodotti aziendali più alcuni, selezionati attentamente, frutto del lavoro di produttori dei dintorni. Con la collaborazione di Alberto ed Andrea cercheremo di portarli presto anche nel nostro Alveare Adec.
Ripartiamo, dopo aver ringraziato Antonio, Alberto ed Andrea per la grande cortesia, non senza aver pianificato qualche bella iniziativa da proporre, all’arrivo della primavera, a tutti soci dell’alveare Adec. Ne riparleremo.
Se ti piacciono i nostri articoli, clicca like sulla nostra pagina Facebook e per scoprire l'Alveare che dice Si! visita il nostro sito web
commenti