Amate il posto dove vivete? E se sì, perché? Di certo è un privilegio abitare in un luogo che si ama. Può capitare per diverse ragioni: un buon rapporto coi vicini, il baretto sotto casa, le attività ricreative, gli spazi giochi per i più piccoli… o la presenza dell’Alveare di quartiere! Grazie ai Gestori d’Alveare, infatti, ogni settimana possiamo rifornirci di cibo buono in un ambiente rilassato, positivo e aperto a tutti.
Ma il cibo è solo un punto di partenza: i Gestori sono dei veri e propri attivisti e i loro Alveari rendono i quartieri dei posti più belli in cui vivere. Seguitemi, vi spiego perché.
Il cibo contadino alla portata di tutti
Mangiar bene è un diritto di tutti. Ed è grazie al Gestore del mio Alveare se non devo fare mille giri tra cascine, aziende agricole e mercatini domenicali per scovare i miei produttori del cuore. Lui (nel mio caso il Gestore è un lui, anche se il 70% dei Gestori in Europa è donna) li ha selezionati con il cuore, li mette in vendita sul sito, li raduna settimanalmente in un panificio del mio quartiere e mi permette di mangiare prodotti buoni e genuini pianificando la spesa da casa e senza perdere tempo per il ritiro.
Grazie a lui il mio food-life balance ringrazia. Ma non finisce qui!
Attivisti di quartiere
Posso dire senza tema di smentita che il mio quartiere è più bello da quando ospita un Alveare. Il Gestore d’Alveare non si limita infatti a consegnare delle spese una volta a settimana, ma ha un ruolo attivo del quartiere, e si adopera insieme ai produttori e alla comunità dell’Alveare per renderlo più vivo, per stimolare le relazioni, e per ideare delle azioni ad impatto sociale positivo.
Che sia un incontro con un ambientalista, un aperitivo di beneficenza, una gita dal produttore o una spesa solidale, c’è sempre altro da fare oltre al cibo in Alveare: il Gestore è un vero attivista di quartiere.
Imprenditorialità per il bene sociale
Qualcuno potrebbe obiettare che il lavoro del Gestore è un’attività imprenditoriale (qualche Gestore ha più di un Alveare e vive di questa attività).
Ma chi lo dice che lo spirito imprenditoriale non può stare insieme al bene sociale? I Gestori d’Alveare in tutta Europa ogni giorno fanno qualcosa di concreto per cambiare il loro quartiere. Creano relazioni tra piccoli produttori che fanno partire nuove collaborazioni (la pasta della mia produttrice preferita oggi ha il ripieno della verduraia “vicina di banco” dell’Alveare: che delizia!), riaprono locali commerciali in disuso, creano eventi che animano i nostri pomeriggi (quanto è bello assaggiare la birra artigianale del nuovo produttore con gli amici durante il ritiro della spesa?).
Cambiamo il mondo a tavola, un passo per volta
Portare un Alveare in un quartiere ha un impatto economico, sociale e ovviamente anche ecologico. Sappiamo ormai da tempo che i sistemi industriali di produzione, confezionamento e distribuzione degli alimenti generano un terzo delle emissioni di gas serra e causano fino all’80% della perdita di biodiversità (Fonte: United Nations). Per invertire questa tendenza, bisogna agire a livello politico ed economico mondiale. Forse i Gestori insieme ai tanti piccoli produttori di cibo buono, sano e locale in giro per l’Europa non salveranno il mondo, né potranno proporre sempre un modello alimentare perfetto. Ma la perfezione, si sa, è un’utopia. D’altra parte, però, tante iniziative personali, piccole e locali, possono comunque innescare un impatto positivo e di più larga scala.
Grazie al mio Gestore anch’io ogni giorno a tavola ho l’opportunità di fare la mia parte. Cerca anche tu l’Alveare più vicino a te e cambiamo il mondo a piccoli passi, insieme!
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