Come sapete, il fumo nuoce alla nostra salute, ma quello che forse non vi è noto è che fa male anche a quella del nostro pianeta. Deforestazione, degradazione dei terreni coltivabili, consumo eccessivo di acqua, rifiuti… Spegnete le sigarette, la Terra sta soffocando!
Poiché gli ultimi anni sono stati segnati pesantemente dagli effetti del cambiamento climatico, vi starete chiedendo come poter aiutare il nostro pianeta a stare meglio. Optare per un’alimentazione sostenibile è un ottimo inizio. Anche ridurre il consumo di energia è una scelta significativa. E se siete fumatori, non cercate altrove: smettete di fumare!
Dalla coltivazione al consumo, il tabacco ha un impatto devastante sull’ambiente. È vero però che esistono pochissimi dati sull’argomento. Avete mai visto il tabacco nelle tabelle che classificano gli alimenti in base alla loro impronta di carbonio? Caffè e cioccolato sono inclusi, perché le sigarette no?
A maggio 2022 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un rapporto con la sintesi dei dati scientifici riguardanti l’argomento. Allacciate le cinture di sicurezza e partiamo per un viaggio nell’oscuro mondo del tabacco!
Prima di finire in una sigaretta, il tabacco è una pianta coltivata su 4 milioni di ettari di terreno arabile, principalmente in Cina, India, Brasile e Stati Uniti. Questa è la superficie necessaria per la produzione di 6.000 miliardi di sigarette in un anno e, se fosse utilizzata per coltivare frutta, cereali od ortaggi, potrebbe sfamare fino a 20 milioni di persone.
Inoltre, la coltivazione del tabacco richiede l’uso ripetuto di pesticidi e fertilizzanti chimici che danneggiano l’ambiente e la fertilità del suolo stesso. Per questa ragione, anche se si volessero riconvertire dei terreni ad altri tipi di culture, ci andrebbero anni prima di poterlo fare.
Fumare un pacchetto al giorno equivale a fumare un albero ogni quindici giorni!
Arriviamo al nocciolo della questione: ogni anno quasi 200.000 ettari di boschi e foreste vengono disboscati per produrre sigarette. L’industria del tabacco, da sola, è responsabile del 5% della deforestazione globale annuale. Alcune foreste vengono rase al suolo per far posto ai terreni coltivabili, ma la maggior parte del legno abbattuto viene bruciato per far essiccare le foglie di tabacco all’aria calda: ci vuole un albero per produrre 300 sigarette.
Lo scorso anno l’Europa è stata colpita dalla peggiore siccità degli ultimi 500 anni, e questo ci ha permesso di realizzare (se ce ne fosse ancora bisogno) quanto l’acqua sia una risorsa preziosa. Ma all’industria del tabacco evidentemente non interessa. Ogni sigaretta richiede 3,7 litri di acqua durante il suo intero ciclo di vita. Moltiplicate questo dato per i 6.000 miliardi di sigarette prodotte ogni anno…
Per produrre un chilo di tabacco ci vogliono dalle 5 alle 8 volte in più di acqua che per produrre un chilo di pomodori o di patate. Insomma, è un quantitativo d’acqua sufficiente a dissetare un mondo intero.
Per non parlare dell’inquinamento idrico causato dai filtri delle sigarette: ogni mozzicone che finisce in un fiume, un lago o un mare inquina in media 100 litri di acqua circostante. Se si considera che due terzi delle sigarette vengono gettate in modo improprio – pari a 4.000 miliardi di mozziconi all’anno – si tratta di moltissima acqua sporca!
I pacchetti di sigarette sono un imballaggio complesso, infatti, sono composti da: carta, cartone, alluminio, colla industriale e pellicola di plastica. Un bel cocktail! Ogni anno ne vengono prodotti non meno di 300 miliardi. E molti di essi finiscono nell’ambiente, come i filtri di cui parlavamo prima. A seconda del Paese, i rifiuti di tabacco rappresentano dal 10% al 30% dei rifiuti raccolti sul suolo o nell’acqua.
Se l’inquinamento del suolo, la deforestazione, lo spreco d’acqua e l’incremento dei rifiuti non vi avessero convinti, ecco la ciliegina sulla torta: le emissioni di gas serra. Una sigaretta (che pesa meno di un grammo) emette 14 grammi di CO₂ nell’atmosfera durante il suo ciclo di vita.
Si tratta di 84 milioni di tonnellate di CO₂ emesse ogni anno dal fumo, l’equivalente di 20 milioni di auto a benzina che percorrono 15.000 chilometri all’anno. Oppure ⅕ della CO₂ emessa da tutti i trasporti aerei commerciali del mondo. Per non parlare degli incendi provocati da un mozzicone di sigaretta acceso, che rilasciano nell’aria quantità incredibili di CO₂ (questo quando non sono mortali…).
Secondo gli scienziati, fumare un pacchetto al giorno porta a consumare 5 volte più acqua e 2 volte più combustibili fossili che mangiare carne rossa due volte a settimana. Abbastanza da farvi decidere di smettere di fumare ancor prima di diventare vegetariani?
Articolo tradotto dal francese; originale di Matthieu Bienvenu
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