Perché il cibo deve fare il giro del mondo prima di arrivare nel nostro piatto? All’Alveare che dice Sì preferiamo il cibo locale e crediamo tanto nella necessità di riavvicinare i consumatori ai produttori. Infatti è proprio quello che cerchiamo di fare aprendo diversi punti di distribuzione della spesa in Italia, gli Alveari, in cui i membri incontrano di persona i produttori e comprano direttamente da loro senza intermediari. Perché? Perché il cibo locale è più buono e perché fa bene all’ambiente. Ecco 4 motivi che ci spingono ogni giorno a promuovere (e che dovrebbero spingervi a scegliere) il cibo locale.
Il cibo locale è molto più fresco perché appunto non ha girato il mondo prima di essere cucinato. Spesso è stato raccolto il giorno prima o almeno la stessa settimana in cui viene mangiato e quindi ha ancora tutto il suo sapore.
Mangiare locale significa anche che il gusto del cibo cambia radicalmente da una regione all’altra perché non è prodotto in modo industriale e uniforme. Le varietà dei prodotti sono quindi più diversificate e offrono nuove sensazioni gustative. Ogni produttore ha le sue tecniche, i suoi segreti, la sua esperienza. Per esempio il pomodoro costoluto di Chivasso coltivato in provincia di Torino non ha niente da vedere con il pomodoro pachino coltivato nelle province di Siracusa e Ragusa. Ed è quello che ci piace della spesa all’Alveare: promuove la diversità e le ricchezze locali!
Questo è forse l’argomento più convincente: se mangiamo locale riduciamo tantissimo la nostra impronta ecologica. Più il produttore è vicino al consumatore, meno inquinante è il trasporto dei prodotti. Con distanze più corte, l’inquinamento dei furgoncini, delle navi e degli aerei viene ridotto o addirittura completamente eliminato.
Consumare cibo locale contribuisce a sostenere i produttori locali e a sviluppare il settore agricolo. I produttori sono pagati al prezzo giusto e hanno quindi più possibilità per diversificare la loro produzione, ma anche per creare posti di lavoro. Inoltre contribuisce a mantenere il know-how di una regione e a valorizzare le tradizioni culinarie.
Quando andiamo al supermercato, l’unico obiettivo è uscire dal negozio il più veloce possibile perché non è piacevole farci la spesa, non c’è nessun tipo di legame sociale. Quando invece si acquistano prodotti locali, si entra in una comunità e si condividono bei momenti di amicizia. Acquistare prodotti locali significa incontrare i produttori, riscoprire il cibo e le tecniche di coltivazione, ma anche le stagioni… Si tratta di mettere un volto e una storia dietro i prodotti che consumiamo. Non è bellissimo? Quando Silvia ci racconta come riesce a produrre una birra stagionale 100% italiana oppure quando Luca ci spiega le modalità di pascolo, d’allevamento e di produzione che segue con precisione quando fa il suo Parmigiano, ci spingono ad amare e a rispettare i loro prodotti ancora di più.
E allora, cosa aspettate a riempire il cesto della spesa di tanti buoni prodotti locali? Ci sono tanti Alveari intorno a voi che vi aspettano! 🙂
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