Un orto a misura… di tisana!

La tisana, roba da nonne? Non diciamo fesserie! Al giorno d’oggi ci si fa un infuso anche solo per il piacere di farlo, e si comincia di buon mattino!

Farsi un orto da tisane in tre minuti (il tempo di leggere quest’articolo) è ultrafacile! Allora mano alle tazze, noi iniziamo!


piante da tisana

Collezione di erbe da bere.


Domenica mattina, ore 10:48, mal di testa oltre il limite della sopportazione. Niente di strano, considerato quanto avete bevuto ieri. State soffrendo sicuramente di postumi e una bella tazza di timo non vi farebbe male.

In generale, leggiamo nel Petit Larousse, il timo attiva tutte le funzioni di disintossicazione, favorisce la traspirazione e la diuresi e si raccomanda ogni qualvolta sia indicata l’eliminazione delle tossine dall’organismo.

Mettete quindi in infusione 20-30 grammi di foglie per litro e sorseggiate la bevanda per tutto il giorno.

Va già un po’ meglio, vero?

Ma passiamo alle cose serie e parliamo di queste piante che immergiamo in acqua calda per farci del bene. Sappiate innanzitutto che ci sono diversi modi per procedere.


L’infusione, in primis. Si fa bollire dell’acqua; quando compaiono le prime bolle si aggiungono le piante, si toglie dal fuoco e si mette un coperchio. Poi si aspetta solitamente dai 10 minuti all’ora, a seconda dell’effetto desiderato. Per una stessa pianta, i tempi di infusione possono fare la differenza.

Ad esempio: se volete dormire come un bebè, non lasciate mai in infusione la menta piperita per più di 5 minuti.

Al contrario, se volete arrampicarvi sulle tende aspettate un buon quarto d’ora.

Altro metodo usato: la decozione o l’arte di far bollire le piante nell’acqua o anche nel vino (il famoso vin brulè, vi dice niente?). Questa tecnica si utilizza soprattutto per i frutti, le scorze, le radici e gli steli. È sufficiente tagliarli a pezzetti e filtrarli al momento di servire.

Infine, la macerazione, semplicemente acqua fredda in cui si immergono le erbe. Chiaramente, non funziona con tutte le piante e richiede molto più tempo.


tisana

Ogni tisana nel suo barattolo, al riparo dalla luce.


Allora cosa vogliamo mettere nelle nostre tisane? Un mix di piante, una in purezza o accostamenti sperimentali? Tra le più classiche, che non passano mai di moda, ecco a voi…

L’anice stellato

Se vi piace il pastis, adorerete anche la badiana (altro nome dell’anice stellato). I frutti a forma di stella si bevono in decotto e sono particolarmente raccomandati per facilitare le digestioni lente.

La camomilla

Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce ufficialmente le virtù calmanti di questa pianta. Perfino i neonati ne hanno diritto nel loro biberon, per lasciare che i genitori riescano a guardarsi un film intero.

La lavanda

La tisana di lavanda con un po’ di miele non è solo buona, ma calma anche i nervi.

La melissa

Per ottenere un sapore più pronunciato, meglio utilizzare la pianta fresca. Avicenna diceva che la melissa fa gioire il cuore.

La menta piperita

Effetto chewing-gum garantito. Consumata dopo i pasti, aiuta a digerire e a non appisolarsi in ufficio. Meglio del caffè.

L’iperico

Da migliaia d’anni è rinomato per le virtù antidepressive. Ecco la pianta che salva. Da cosa? Da tutto: febbre, reumatismi, dolori mestruali, inappetenza, cattiva digestione, depressione…

Il timo

Tonico per eccellenza, facilita la digestione e stimola l’appetito. Non esitate ad abusarne, in inverno.

Il tiglio

D’accordo, è il tipico beverone da nonna, ma il buon tiglio permette agli insonni di guarire.

La verbena

I druidi, che le attribuivano virtù divine, ne bevevano un’infusione prima di predire il futuro. Non diventerete Maga Magò ma gioverete senza dubbio di uno stomaco più rilassato.


La lista è lungi dall’essere esaustiva. Si può fare l’infusione anche dei fiori di calendula, delle foglie di vite, delle scorze d’arancia… si può aggiungere dell’uvetta, pezzi di mela, zenzero, cannella, chiodi di garofano, semi di finocchio… le possibilità sono quasi infinite!

(Leggi anche: Tisane fatte in casa, economiche ed ecologiche!)


farmacia erboristica

Una vecchia farmacia.


E dove si comprano le piante medicinali?
Nelle farmacie o erboristerie, dal produttore di fiducia… ma perché non coltivarvele da voi?

Oltretutto molte di loro crescono bene in vaso.
La menta ama l’acqua, la santoreggia il sole. Potete sistemare il vostro orto da tisane in un angolo del giardino o sul balcone. I fiori si sono appena schiusi e le foglie sono ancora belle tenere e profumate? L’ora della raccolta è arrivata!
Scegliete una bella giornata per farlo, le foglie raccolte senza neanche una goccia di rugiada si conserveranno meglio.

Passiamo quindi alla fase dell’essiccazione: la tecnica più semplice consiste nel fare dei bei mono-mazzetti, senza mescolare le specie, e di riporle a testa in giù in una stanza ben areata e senza luce diretta. Aspettate qualche settimana e conservate le piante in barattoli etichettati, riposti infine al riparo dalla luce.

(Leggi anche: come fare un orto con il pallet!)


erbe aromatiche

Collezione di erbe aromatiche.


Cosa manca al vostro orto delle tisane?

Qualche parola di latino per differenziare le specie: la Lavandula latifolia spica, ad esempio, non ha niente a che vedere con la Lavandula officinalis (anche detta Lavandula vera). È spesso utile conoscere il nome specifico per distinguerle bene.

Una certa pratica del linguaggio medico può anche essere utile, dato che permette di leggere i bugiardini e di comprendere il vostro farmacista quando vi parla di virtù antiemetiche (anti vomito), cordiali (riscaldanti), carminative (anti aerofagia), ipnotiche (calmanti). Per memorizzare bene tutte queste informazioni, concedetevi una tisana promnesica. Promne-che?

In pratica, 5-6 foglie di salvia (officinalis) in una bella tazza di acqua bollente.

E a voi, quali tisane piacciono? Condividete con noi le vostre ricette!


 

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