L’arancia di Ribera, una tradizione tutta nuova (e al femminile)

Se l’Italia è il paese perfetto per chi ama il cibo, la Sicilia è l’Italia al superlativo. Un festival di profumi, colori e e sapori in cui la parte del leone, soprattutto in questa stagione, la fanno gli agrumi. Tra questi, oggi vi presentiamo una vera eccellenza: l’arancia di Ribera D.O.P., o Riberella, la cui produzione si estende nei territori di 14 comuni della provincia di Agrigento.

Tra i suoi produttori c’è anche l’Azienda Agricola Donne Orlando, che da quest’anno fa parte della rete degli Alveari.


arancia di ribera


L’azienda Donne Orlando è un’azienda familiare di antica tradizione, con un forte legame con la natura e la terra, ma le due sorelle, presa in mano l’azienda di famiglia, sono riuscite ad ampliare i propri orizzonti. Dimostrando che due donne possono far impresa e possono farlo in un settore che per anni è stato poco innovativo e a forte connotazione maschile.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Giusy, titolare di Donne Orlando insieme a sua sorella, che ci ha parlato delle particolarità di questo frutto e cosa vuol dire coltivarlo oggigiorno.


Giusy, puoi dirci quali particolarità presentano le arance di Ribera?

L’arancia di Ribera D.O.P. è appartenente alla famiglia delle Rutacee, specie Citrus Sinesis. L’arancia bionda presenta importanti peculiarità, che la rende unica in termini di sapori e succosità: un diametro traverso minimo di 70 mm e una forma sferica – elissoidale con ombelico interno. Possiede importanti caratteristiche organolettiche determinate dalla composizione e natura del terreno, dalle acque dolci e il clima mite. Oltre alla vitamina C, presenta anche la vitamina A, B1, B2, sali minerali e zuccheri. Inoltre il potere antiossidante contribuisce al potenziamento del sistema immunitario.


Parliamo di stagionalità: quand’è che possiamo trovare con certezza le arance di Ribera?

La produzione delle arance di Ribera, inizia a novembre con la varietà Navellina. Da dicembre a maggio prosegue poi con la varietà Brasiliano e Washington Navel.


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E le tecniche di coltivazione? Quali innovazioni avete introdotto in azienda?

La nostra azienda è molto sensibile al rispetto dell’ambiente e della natura: proprio per questo motivo abbiamo deciso di adottare tecniche di coltivazione innovative e sostenibili. In azienda utilizziamo il fotovoltaico come fonte di energia rinnovabile, un impianto di irrigazione a goccia per ridurre gli sprechi di acqua e permettere al terreno di assorbire soltanto la quantità di acqua necessaria. I nostri corsi di studio (entrambe hanno studiato Marketing e Comunicazione, ndr), le nuove modalità di comunicazione e digitalizzazione permettono alla nostra azienda di aprirsi al mondo e di rimanere sempre aggiornata.


In che modo dunque conciliare innovazione e tradizione?

Vogliamo riproporre i sapori autentici della Sicilia, così come vuole la tradizione, seguendo alla lettera il ricettario della nonna Giuseppina e utilizzando nuovi strumenti e tecniche di cottura. La mondatura della frutta avviene rigorosamente a mano, con tanta pazienza e amore, aggiungiamo poi lo zucchero e il limone. Con soddisfazione procediamo a riempire e chiudere ogni singolo vasetto. Tutti i nostri prodotti sono a km 0, fatti con il cuore e l’esperienza che ci è stata tramandata, i nostri ingredienti sono tutti naturali e abbiamo anche una linea certificata BIO. Con i nostri prodotti vogliamo raccontare una Sicilia semplice, unica e ricca di gusto.


 

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