Gestori e produttori dell’Alveare formano sempre una bella squadra, ma alcuni rapporti sono davvero speciali: oggi diamo la parola a Laura, gestrice dell’Alveare Tamarindo di Bergamo, che ci racconta quello con Elena Valietti, una vulcanica produttrice di gastronomia vegetariana che gli Alveari della zona conoscono ormai molto bene.
Ho conosciuto Elena 3 anni fa, quando ho aperto L’Alveare Tamarindo a Bergamo.
Ci siamo raccontate tanto, ma non ancora abbastanza perché devo ammettere che Elena mi piace molto: mette così tanta energia in quello che fa che la prima cosa che le ho chiesto durante il nostro incontro è stata “a che ora ti alzi la mattina?”.
E sapete cosa mi ha risposto? “Alle 4:30!”
Quello è l’orario in cui si va al mercato degli agricoltori, in cui si acquistano gli ingredienti per la preparazione dei piatti.
L’Ortofrutta Valietti nasce tre generazioni fa a Zanica, con la nonna Gina (c’è sempre di mezzo una nonna all’Alveare che dice Sì, le tradizioni sono all’ordine del giorno). È con lei che la nipote ha sbucciato le prime patate, pesato mele e pere, cucinato zuppe e minestre.
Il suo primo corso di cucina Elena l’ha frequentato nel ’97, ma da vegetariana convinta si trovava spiazzata perchè allora questi corsi non prestavano troppa attenzione alle verdure, “erano un accompagnamento, non il piatto principale come volevo io!” mi racconta.
Insomma si è un po’ fatta da sola, ha sperimentato tanto senza mai scrivere una ricetta su carta, continuando a seguire la sua passione verdurosa, ed ecco che piano piano con il passare degli anni, comparivano i primi corsi di cucina vegana e vegetariana.
Presso il JOIA a Milano Elena Valietti ha ottenuto la certificazione Veg, poi, lo scorso anno, è stata nominata una delle 25 imprenditrici più innovative di Bergamo.
Starla ad ascoltare mentre racconta è un po’ difficile, il filo si perde fra discorsi sui sott’olio e sull’estrazione della clorofilla dalle coste verdi, ma poi finalmente giunge al punto:
“Mi sono iscritta alla rete dell’Alveare che dice Sì! con lo scopo di scoprire nuovi produttori locali: il km0 nelle mie ricette è predominante, utilizzo solo prodotti di alta qualità, con il minor impatto ambientale possibile, la base per ricette sane e gustose sono ingredienti genuini”.
Ed è a questo punto che noi l’abbiamo intercettata e aggiunta fra i nostri produttori e mai più lasciata.
Al momento Elena propone ai suoi Alveari delizie come i burger di ceci, quelli di carciofi, di orzo, di porri e gorgonzola e di zucca e farro, oltre alle crespelle ricotta&spinaci, preparati per minestroni, zuppe e verdura pulita e pronta all’uso, e non solo. E la maggior parte di queste delizie arrivano negli Alveari in vasetti di vetro con vuoto a rendere.
Una delle sue ultime novità è il QR code: a breve su tutte le confezioni dei suoi piatti pronti troveremo stampato il famoso codice che ci condurrà ditti dritti alla ricetta del piatto e alla lista dei suoi ingredienti.
Se – come a noi – vi è venuta l’acquolina in bocca e vi va di scoprire Elena, i suoi prodotti e gli Alveari che rifornisce, trovate il suo profilo produttore a questo link.
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