Vi è mai capitato di uscire di casa e sentire l’aria pesante, per l’eccesso di smog presente nelle grandi città? A me sì, ed è stato piuttosto sgradevole.
Oggi, però, sembra che si possa ovviare a questo problema grazie all’ultima innovazione partorita dal visionario Daan Roosegaarde; una bici anti-smog capace di purificare l’aria che il ciclista respira.
Quindi, saltare in sella e pedalare anche nelle città più inquinate non solo non sarà più un problema, ma aiuterà a ridurre smog e polveri sottili!
La Smog-Free Tower
L’idea è nata durante un viaggio del designer a Pechino, la cui pesante cappa di smog è divenuta quasi un simbolo cittadino.
Con il desiderio di realizzare una soluzione efficace contro l’inquinamento urbano, Roosegaarde ha progettato una struttura alta 7 metri e dotata di filtri ionici, capaci di rimuovere le particelle di PM10, rilasciando in cambio aria fresca dalle prese laterali.
Ma la smog-free tower non ha una funzione solamente “ambientale”: lo smog, una volta raccolto, viene “riciclato”, ovvero compresso in piccolissimi cubi di resina acrilica e incastonato su un anello.
Ogni gioiello sarà il prodotto di ben 1.000 metri cubi di aria filtrata!
Nelle zone colpite da grave inquinamento atmosferico, la smog-free tower può raccogliere abbastanza smog da produrre oltre 3.500 anelli al giorno.
Troppo assurdo per essere vero? No, assolutamente!
Già nel 2015 era usata negli ospedali, mentre ad oggi viene usata anche in spazi aperti, più precisamente nella città di Pechino!
La bici anti-smog
Dalla torre alta 7 metri, si passa alla bici anti-smog, la quale ha il vantaggio di non dover consumare energia elettrica, nonostante parta dallo stesso concetto, ossia l’impiego di filtri ionici che intrappolano le particelle di particolato fine e ultra fine.
L’obiettivo del designer è quello di far tornare la bicicletta ad essere l’icona culturale di Paesi come la Cina, e allo stesso tempo avvicinarsi sempre di più a città libere dallo smog!
L’idea è quella di montare il sistema di filtri direttamente sul manubrio, permettendo all’aria di essere risucchiata man mano che la bicicletta si muove.
Questa “due ruote mangia-smog” è ancora solo su carta, ma Roosegaarde ha fatto della lotta all’inquinamento il suo stile di vita, ed è fermamente intenzionato a portare a compimento anche questo progetto, e guarda già al mercato cinese come possibile destinatario!
E’ ancora presto per dire se il progetto funzionerà davvero, ma potrebbe dare un contributo sostanziale alla riduzione di smog.
Speriamo che arrivi presto anche nelle nostre città!
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