La storia della Canapa è una storia lunga e difficile, un viaggio tormentato che ha portato fino a noi una delle piante più bistrattate ma anche più preziose del nostro territorio.
Le prime testimonianze della presenza della Canapa appaiono circa 10.000 anni fa in Asia (in Cina per la precisione) e Medio Oriente, dove veniva utilizzata sia come fibra che per scopi medicinali, ma in assoluto il suo utilizzo più strano si è verificato sull’Isola di Pasqua dove questa pianta servì per sollevare pietre dal peso di oltre 4 tonnellate.
Per capire meglio dobbiamo iniziare ad addentrarci meglio nelle diverse varietà di Cannabis esistenti:
Ufficialmente la specie di Cannabis è una sola, la Cannabis Sativa, che viene differenziata dalla Cannabis Indica (o Canapa Indiana) per la minore quantità di THC (meno dello 0,2%) e d è talmente resistente da venire usata anche come guarnizione per le tubature da parte degli idraulici, e per la creazione di resistenti corde.
L’Italia è stato uno dei paesi in cui la diffusione della Canapa ha avuto maggior successo, soprattutto grazie al clima favorevole della nostra penisola, provvedendo al bisogno di piante “oleose” (sativa, luce), “fibrose” (tessili, carta, corde) e di mangime (foglie) per il bestiame produttivo.
Le zone di coltivazione più famose erano quelle di Bologna, Ferrara e la provincia di Cuneo rendendo l’Italia in quel periodo il leader mondiale nella produzione.
Nel 1937 negli Stati Uniti viene varata la Marjuana Tax Act che diede il colpo di grazia alla coltivazione della canapa, mettendola al bando negli USA e di riflesso anche nel resto del mondo.
La coltivazione della canapa ad uso industriale si estinse quindi pian piano, e tutte le materie prime vennero soppiantate dall’arrivo delle industrie petrol-chimiche, che rendevano non più economica la canapa raccolta nei campi.
Adesso, però, sembra che la canapa torni ad avere un futuro: l’Unione Europea, infatti, offre un premio di un milione 400 mila lire a ettaro a chi la coltiva.
La Canapa è una pianta infestante e la sua coltivazione è molto facile: richiede pochissima acqua, nessun pesticida ed è utile per reintegrare le sostanze vitali nei terreni agricoli.
Ha svariati utilizzi possibili: Carta, tessile industriale, materiale edilizio, olio alimentare, prodotti di igiene personale…
1. George Washington e Thomas Jefferson la coltivavano nei loro terreni e persino la prima versione della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti fu scritta proprio su un foglio di canapa!
2. Fino al 1942 la Canapa Indiana veniva utilizzata per curare i dolori del parto e persino la Regina Vittoria la usava regolarmente per alleviare i dolori mestruali.
3. I semi di canapa costituivano un ingrediente tradizionale di molte cucine orientali (ad esempio in Nepal) e di alcune zone della Russia che li utilizzava per creare una gustosa farinata.
4. Una delle prime automobili ad essere prodotte in serie (la Ford T del 1923) era composta per più del 60% di materiali derivati dalla Cannabis Sativa.
5. Durante la seconda guerra mondiale la Canapa visse un momento particolare. Dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor venne infatti interrotta l’importazione di canapa di Manila dalle Filippine. Di nuovo, attraverso un’operazione mediatica, con il film “Hemp for Victory” (Canapa per la vittoria), vennero motivati gli agricoltori americani a ricominciare con la coltivazione della Canapa.
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