Vivere senza il supermercato: un esperimento da provare!

Una delle motivazioni più grandi che ci spinge nello sviluppare il progetto dell’Alveare che dice Sì! è sicuramente quello di comprare i prodotti da delle persone che possiamo guardare in faccia.
Sì, perché il problema che abbiamo nell’era moderna, condita da milioni di supermercati e centri commerciali diversi è che non abbiamo idea di chi stia dietro i nostri prodotti.

Oggi voglio proporvi un esperimento che ha fatto una blogger italiana, Elena di Vivi come mangi (un blog interessantissimo che vi consigliamo di leggere!).
Elena per tre mesi ha smesso di comprare nei supermercati , affidandosi all’autoproduzione per molti prodotti ed a metodi di acquisto alternativi come i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) ed i Negozi Leggeri.
Quello che viene fuori dal suo articolo è che non solo comprare ciò che ci serve al di fuori delle corsie di un super è possibile, ma che in più conviene dal punto di vista economico ed ambientale.

Comprare in piccole drogherie, nei GAS oppure nell’Alveare sembra più caro ma in realtà dal punto di vista economico è davvero vantaggioso: i prodotti locali possono avere prezzi elevati ma bisogna raggiungere la consapevolezza che la qualità del prodotto è davvero molto più alta, e soprattutto possiamo dare una faccia al nostro cibo!
Se ci abituassimo ad acquistare il cibo dai piccoli produttori locali , sapremmo in ogni momento da dove e in che modo viene prodotto quello che mangiamo.

2) Ambiente
La maggior parte del prezzo dei prodotti che arrivano sulla nostra tavola è dato dagli imballaggi:
Tutti siamo attratti dalle confezioni colorate e strane, ma rendiamoci conto che questa enorme quantità di plastica e carta non serve proprio, ma proprio a nulla!
Dopo i primi dieci secondi di (scomoda!) apertura, tutti quegli imballaggi non serviranno più e finiranno immancabilmente ad aumentare la quantità della nostra spazzatura!
Attraverso l’Alveare possiamo comprare le cassette di verdura e riportarle al produttore, possiamo farci riempire il contenitore delle uova, possiamo consegnare ogni settimana dei contenitori di vetro per farci mettere la carne… Ridurre la quantità di rifiuti prodotti è una nostra precisa responsabilità nei confronti dei nostri successori.

Allora, vi abbiamo convinto? Che ne dite di iniziare insieme questo esperimento?

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Riguardo a

Claudia Bonato

Diplomata in Grafica Pubblicitaria, mette per poco da parte il lato artistico per dedicarsi anima e corpo ai codici di programmazione. Si occupa dell'Assistenza Tecnica del sito alvearechedicesi.it e gestisce l'Alveare di Cuorgnè. Devota del movimento Zero Waste passa intere giornate a cercare di capire come salvare il mondo. http://www.alvearechedicesi.it

commenti

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