L’Alveare dell’Adda, tra cibo buono e spirito di comunità

Mangiar bene, mangiar giusto: questo è il motto de L’Alveare che dice Sì!
Gestire un Alveare non è solo permettere a una comunità di accedere a cibo buono, sano e di stagione direttamente dai produttori. Oggi diamo la parola a Linda, gestrice dell’Alveare dell’Adda, che ci racconta cosa vuol dire per lei gestire un Alveare e come il suo Alveare sia un punto di riferimento per la comunità.


L’Alveare di Trezzano Rosa

L’Alveare dell’Adda si trova a Trezzano Rosa, un piccolo comune in provincia di Milano ma geograficamente vicino a Bergamo. Ho aperto poco più di due anni fa, nel giugno 2019 e la comunità si è sviluppata parecchio in questi due anni. Ho cercato di far conoscere l’Alveare anche ai paesi limitrofi, infatti chi fa la spesa ogni settimana non è solo gente del paese ma anche persone di almeno una decina di paesi circostanti.


Alveare dell'Adda 1


E ora dicci qualcosa su di te: chi sei e che attività svolgi, a parte fare a Gestrice d’Alveare?

Sono mamma di tre ragazzi: Sveva 7 anni, Massimo 11 e Camilla 16. Mio marito Tullio mi aiuta con le consegne a domicilio: da quando c’è stato il lockdown nel 2020 abbiamo iniziato a farle per chi ne aveva la necessità ed abbiamo continuato ad offrire questo servizio.
Mi piacerebbe aprire presto un laboratorio, un microforno. Da qualche anno studio impasti fermentati con lievito madre e vorrei accostare questa attività al ruolo di Gestrice.


Come hai conosciuto l’Alveare e perché hai deciso di diventare Gestrice?

Frequentavo come produttore alcuni Alveari soprattutto sulla bergamasca e mi piaceva avere a che fare con le persone, confrontarmi con loro, preparare le spese e organizzare le distribuzioni, cercavo di osservare gli altri Gestori per capire se ce la potessi fare ed era qualcosa che mi ha ispirato fin da subito.
Oltre a questo era un progetto che dava davvero risalto alle piccole realtà, inoltre la facoltà di poter scegliere le aziende con cui lavorare senza imposizioni per me era fondamentale.


Come diventare gestore d’Alveare


Alveare dell'Adda 3


Cosa ami di più del gestire un Alveare?

  • Incontrare e confrontarmi con produttori ed altri Gestori, creare legami nella comunità.
  • Organizzare le distribuzioni.
  • La collaborazione anche con enti non direttamente legati all’Alveare. Recentemente ho contribuito donando alcuni prodotti dell’Alveare ad un laboratorio organizzato dal Comune di Gessate: non c’è un legame particolare tra l’alveare e la Proloco di questo Comune (se non una ragazza che fa la spesa in Alveare fin dalla sua apertura) ma mi piace andare oltre, tutto serve a riscoprire la nostra storia a non perdere le nostre tradizioni.
  • Non credo che serva a molto restare chiusi a guardarsi il proprio orticello, è importante il confronto e per far nascere nuove idee e iniziative. Anche per questo mi piace tantissimo lavorare con altri Gestori per le distribuzioni speciali ad esempio.

Qual è il prodotto del tuo Alveare al quale non riesci proprio a rinunciare, il tuo “colpo di fulmine”?

Non ho un colpo di fulmine in particolare, però si può dire che la spesa ormai sia fondamentale per me, non oso pensare se una settimana dovessi dimenticarmene. Ormai i miei figli si aspettano di trovare in frigo determinati prodotti che vanno dal latte, agli yogurt, ai formaggi e alle cotolette! Sono tornata poi a comprare la frutta (solo di stagione!) che è sempre stato un problema trovare “decente”.

Perciò quando arrivano ad esempio il mango siciliano, i melograni, le mele o arance si fa sempre una bella scorta e non capita mai vada buttata!


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Come è cambiato (se lo è) il tuo modo di mangiare da quando gestisci un Alveare?

L’Alveare è pensato con una distribuzione a settimana in modo da evitare gli sprechi. Questo è il maggior cambiamento che ho fatto e che penso sia lo stesso di chi acquista in Alveare: se è vero che i prezzi dell’Alveare spesso non possono competere con quelli della GDO (dove le grosse quantità vanno a discapito della qualità e del km0), è anche vero che facendo una spesa sostenibile, locale, senza acquisti inutili oltre a sostenere le piccole attività artigiane si riducono gli sprechi e si acquista solo ciò che si consuma effettivamente. Inoltre ricicliamo il più possibile: dalle cassette, ai vasetti di vetro, ai contenitori delle uova: facciamo la nostra piccola parte!


Quando hai realizzato che l’Alveare dell’Adda ha un vero impatto sulla comunità?

L’ho sentito fortemente quando c’è stato il lockdown, ho dovuto fare almeno due distribuzioni a settimana perché c’era proprio una necessità estrema di ricevere la spesa. Inoltre ci eravamo attrezzati per riuscire a consegnare anche a chi era malato o in quarantena. Lì ho proprio sentito di poter dare un mio piccolo contributo per aiutare e questa cosa per me è stata molto importante.

Successivamente posso dire che mi fa piacere quando vado nelle case di amici e portano sul tavolo con naturalezza un prodotto dell’Alveare oppure quando mi fermano fuori da scuola per dettagli su quando arriverà il pesce, l’avocado o le arance! È capitato anche che durante la distribuzione si incontrino tra loro persone anche di paesi diversi che si conoscono ed entrambe sono lì da me per ritirare la spesa, questa cosa mi fa tantissimo piacere!


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C’è qualcos’altro che vuoi raccontarci della tua esperienza di Gestrice?

Ho visto famiglie crescere: la cosa più bella è che da quando aperto ho visto coppie giovani venire da me a fare la spesa e recentemente in Alveare sono spuntate tante pancine! Si prospetta un autunno 2021 davvero pieno di fiocchi!


Ringraziamo Linda dell’Alveare dell’Adda per averci raccontato la sua esperienza: se siete a Trezzano passate a trovarla nel suo bellissimo Alveare! Altrimenti, per scoprire dove “mangiar giusto” vicino casa vi aspettiamo sul nostro sito.


 

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