Silvia e l’Alveare a Porta Romana: dalla parte dei produttori

Sembra proprio che ai Milanesi gli Alveari iniziano a piacere. Diversi quartieri ne hanno uno oppure attendono la prossima apertura. Perfino in centro, nella Zona 4 della città, laddove gli uffici e il tram tram sembrano travolgere i cittadini, con il cibo non si scherza. Anzi si è attenti e c’è chi come Silvia, ricerca Produttori per offrire ai membri del suo futuro Alveare alimenti di qualità e sicurezza garantita.

Silvia aprirà il suo alveare presso il Madama Bistrot, in Via Benaco. Leggiamo cosa ha da raccontarci.

Ho saputo che sei un’agronoma! Come ti sei ritrovata  a gestire un Alveare?

«Ebbene sì. Io faccio l’agronoma, lavoro con le aziende che hanno animali da latte. Quindi io i Produttori li conosco a casa loro. Molti di loro li seguo tecnicamente da tempo per cui poi ,quando sono venuta a conoscenza  dell’Alveare,  mi è sembrata una cosa bellissima fare in modo che i produttori arrivassero sul mercato e incontrassero i loro clienti. L’Alveare può essere visto sia un proseguimento della mia attività che qualcosa di positivo per loro.»

Quindi dei produttori che hai reclutato nell’Alveare Benaco, quanti erano già tuoi clienti?

«In particolare sono quelli che hanno a che fare con gli animali. Il produttore della carne è quello che rifornisce me e la mia famiglia. Anche quello dei formaggi perché la mia specialità è in questi settori. Insomma è parte del mio lavoro il rapporto col produttore, un po’ meno quello con il cliente.»

Ti spaventa?

«No no, ho rapporti quotidiani con le persone. Quello su cui sono molto meno preparata sono i social, nuovi sistemi di comunicazione! Non sono esperta ma imparerò!»

Qual è la particolarità del tuo Alveare?

«L’Alveare avrà ovviamente solo prodotti di altissima qualità ma il prodotto di punta sarà la carne. Quello che ho scelto è un produttore nel vero senso della parola: gestisce gli animali, l’azienda e ha particolari accortezze nell’allevamento e nella manipolazione delle carni. La carne sarà strategica perché è molto difficile trovare della buona carne nei normali canali, sarà il plus! Quello che dico di solito  alle persone per invitarle al mio Alveare è: anche solo per la carne vale la pena di fare la spesa!»

Cosa ti ha entusiasmato del progetto?

«A parlarmi del progetto è stato un altro produttore di formaggi che era entusiasta del mondo dell’Alveare. Io già da tempo pensavo, spinta dai produttori, di trovare nuovi canali di distribuzione. Poi ho visto che questo è cosi ben organizzato e sono partita. Da una parte volevo aiutare i Produttori, dall’altra avevo tanti amici che mi spingevano ad aiutarli a cercare prodotti sicuri e buoni. Ora posso farlo facilmente. Avrò stimoli diversi e poi c’è anche la possibilità di guadagnare dei soldi.»

Alveare a Porta Romana

Silvia ed uno dei suoi Produttori!

Non abbiamo parlato della location e del quartiere che ospiterà il tuo alveare.

«E’un bellissimo quartiere, vicino ci sono già altri posti strutturati di vendita diretta dai contadini ma sono dei mercati. In zona, che è quella di Porta Romana un po’ di offerta c’è, ma l’utenza è diversa. L’Alveare sarà comodo perché da la possibilità a chi lavora qui di uscire dall’ufficio e andare a ritirare la sua spesa. La via dove sorgerà è vicina a piazzale Lodi, in Via Benaco ed è in uno spazio bellissimo che si chiama Madama Hostel Bistrot. Quello che mi ha spinto è stato anche il posto: è una location piacevolissima!»

Come sarà la gente dell’Alveare di Benaco?

«Sarà gente incuriosita. Mi piacerebbe ci fossero persone curiose, che vogliono capire il progetto e le dinamiche della produzione. È inutile negare che ci siano altre realtà di questo genere ma questa ha un’organizzazione diversa, quindi vorrei che le persone che vengano abbiano la curiosità di scoprire cosa è questa cosa degli Alveari.»

L’apertura dell’Alveare di Silvia avverrà a fine Marzo. Dopo le Vacanze Pasquali ci penserà lei a mettere in riga la nostra alimentazione. Intanto, possiamo iniziare ad iscriverci nel suo Alveare a Porta Romana!

 

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Riguardo a

Teresa Cavallo

Nasce tra taralli, friselle e calici di Primitivo pugliese. Cresce con il risotto alla milanese e le birre bevute in Colonne. Scopre la meraviglia del Castelmagno accompagnato dal Barolo, nei tramonti delle Langhe. Pedala tra i vicoli di Ferrara per trovare i veri cappellacci alla zucca fatti in casa. Dopo gli studi in Lettere Moderne, porta in giro per l’Italia i suoi libri preferiti e la passione per la gastronomia per approdare a Torino, all’Alveare che dice Sì!

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